Secondo alcuni membri dei partiti dell’opposizione presenti in Regione, il Governatore Emiliano sarebbe una persona che «cento ne pensa e cento ne fa». Ma è proprio così?
Di lui abbiamo letto accuse anche al limite del consentito: «Emiliano il padrone della Puglia», «Emiliano arrogante», «Emiliano piglia tutto», «Emiliano onnipresente». Insomma, un politico che non fa muovere foglia se non vuole.
Questa volta, a detta di una grossa fetta della società salentina, pare che abbia varcato il limite. Raccontiamo il perchè.
Con Delibera di Giunta del 29 agosto 2023, passata quasi in sordina, la Giunta Emiliano ha consegnato un’area protetta agli interessi della multinazionale Porsche Engineering Group GmbH per l’ampliamento delle piste automobilistiche della Porsche mettendo a rischio una devastazione incontrollata di un ecosistema raro, un habitat protetto.
Si tratta dell’area compresa nella riserva naturale regionale orientata “Palude del Conte e Dune Costiere” gestita dal Comune di Porto Cesareo. La parte meridionale è il S.I.C “Palude del Conte, Dune di Punta Prosciutto”, sito di interesse comunitario, cioè un luogo che contribuisce a mantenere viva la rete di biodiversità europea per le sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, secondo la Direttiva Habitat del 1992. Tra le molte specie e habitat protetti (tra cui una lecceta di circa 200 ettari) vi sono in particolare degli habitat prioritari, i “percorsi substeppici di graminacee e piante annue,” che dovrebbero essere conservati col massimo rigore. L’area rappresenta quindi un sito di notevole importanza naturalistica e interessata da vincoli ambientali molto stretti che sembravano sufficienti a preservarlo da scellerati interventi antropici. Invece non è bastato.
Cosa potrebbe essere realizzato in quell’area protetta? Secondo Emiliano nascerà un nuovo polo per le auto di lusso grazie a delle piste di circolazione su cui saranno provate le super car. Emiliano proclama la sua opera con la dichiarazione raccolta da alcuni giornalisti accorsi in regione visto il “rumore” che ha prodotto la delibera del 29 agosto 2023 : «Oggi abbiamo firmato l’accordo di programma che consentirà a Porsche di realizzare il più importante centro mondiale di collaudo di automobili e, in particolare, delle cosiddette supercar. Siamo davanti a una bella storia che consentirà di rendere famosi nel mondo Nardò e il Salento, perché a questa pista faranno capo i team di quasi tutte le più importanti case automobilistiche. Immaginate che esiste un colore della Ferrari che viene chiamato ‘grigio Nardò’ proprio perché la Ferrari fa i collaudi delle sue auto su questa pista».
«Sorgerà – ha proseguito Emiliano – in quello che era un vecchio sito industriale nell’area del consorzio Asi, cinquant’anni fa destinato dalla Fiat a pista di collaudo. Successivamente ci fu un lunghissimo abbandono dell’area, che ha determinato anche la crescita della vegetazione. Questo accordo di programma tutela totalmente la vegetazione e consente una complessiva messa a disposizione delle aree verdi, che verranno manutenute dalla stessa Porsche per garantire quello che nel frattempo l’abbandono dell’area industriale aveva determinato». «Sono anche previste nuove assunzioni – evidenzia la Regione in una nota – e si profila un rilevante incremento delle presenze di operatori e addetti ai lavori provenienti da tutta Europa e che determinano per l’intero anno un indotto positivo per le strutture ricettive e tutta la filiera collegata al turismo d’affari. Tra le opere in programma ci sono un centro di elisoccorso e un centro visite polifunzionale completo di attrezzature audiovisive e multimediali; la rinaturalizzazione e forestazione del territorio; e la implementazione del centro di prevenzione e sicurezza antincendi.
E per finire la chicca che ha disorientato cittadini, comuni, amministrazioni locali, associazioni di categoria e l’intera opinione pubblica.
Il 10 agosto scorso la Regione ha approvato un Accordo di Programma in cui è stato reinserito l’ampliamento dell’impianto automobilistico, avallato dai Comuni di Porto Cesareo, consorzio Asi Lecce e Nardò, in nome di una sua “pubblica utilità”. Il programma prevede una serie di misure, tra cui “l’adeguamento e miglioramento delle piste esistenti, la realizzazione di nuove piste di prova e di nuovi fabbricati all’interno dell’area di proprietà NTC” e altre opere di interesse pubblico.
I proprietari dei terreni su cui si potrà realizzare l’opera (o lo scempio, dipende da come la si vede) sono su tutte le furie non solo per la delibera che ha spianato l’opera alla Porche ma perché si è fatto ricorso alla “pubblica utilità” per il sol fatto che verrà realizzato una specie di reparto medico con l’eliporto che a tanti sembra una trappola.
Insomma la delibera c’è; la società che deve realizzare gli impianti c’è; i comuni e gli enti lo sapevano da molto tempo; il sito è un habitat vincolato; i politici si sono stranamente assopiti; i proprietari terrieri sono sul piede di guerra; la raccolta firma è partita; le denunce alla procura non mancheranno…signori e signori ecco a voi il film “la solita solfa” diretto magistralmente da Michele Emiliano con il patrocinio della Regione Puglia, Comuni di Nardò e Porto Cesareo, l’Asi Lecce. Il Cast è stellare: la Porche, la Politica dormiente, cittadini a tema, Associazioni di categoria armati e bardati, TAR e Procura della Repubblica eruditi. Il film sarà proiettato nella sale di tutta la puglia. Andate a vederlo ne vale la pena.
Ma secondo voi Emiliano ne ha combinata una delle sue? o forse no?
Franco Marella