«Il piano straordinario di controlli sul grano annunciato dal Ministro Lollobrigida, affinché sia efficace, non può essere sganciato da quello sulla pasta. In modo particolare sulla pasta prodotta da grano 100% italiano».
E’ quanto rileva Saverio De Bonis, responsabile Confederale per i Rapporti Istituzionali di LiberiAgricoltori(confederazione– presente su tutto il territorio italiano, sede legale in Roma– a cui aderiscono direttamente o tramite le 121 associazioni territoriali oltre 50 mila Imprese agricole).
«Se l’obiettivo è quello di dare ulteriore valore aggiunto alla qualità delle produzioni che arrivano sulle tavole dei consumatori, – sottolinea l’esponente di LiberiAgricoltori – occorre fornire maggiori garanzie non solo sulla tracciabilità dei vari passaggi della filiera, ma anche analizzando i residui di micotossine.La pasta prodotta da grano 100% italiano e ancor di più quella prodotta da grano proveniente da filiere del mezzogiorno, non dovrebbe contenere residui di DON o Deossinivalenolo. Se il Ministro avesse dato l’opportunità di partecipare democraticamente all’incontro, anche alla Confederazione Italiana Liberi Agricoltori, avremmo dato un utile contributo al dibattito e al piano».
«E’ auspicabile – conclude De Bonis – che in futuro gli atteggiamenti escludenti non abbiano a ripetersi, per il bene del nostro Paese, del mondo agricolo e della salute dei consumatori».
Nino Sangerardi