Uno scivolone preoccupante causato da risultati negativi, un gioco per lunghi tratti prevedibile e un numero eccessivo di errori in difesa. Il Lecce di Roberto D’Aversa non sorprende più come inizio stagione, ma subisce eccessivamente le iniziative avversarie faticando a reagire. Le difficoltà riguardano principalmente il reparto arretrato: troppo vulnerabile e oppresso a tal punto da andare in affanno. La nota lieta resta il rendimento di un Wladimiro Falcone eccezionale: tra parate impossibili e rigori intercettati, l’estremo difensore giallorosso ha mantenuto in piedi più di una volta la squadra salentina. A certificare questo suo super momento di forma sono i complimenti arrivati dagli avversari: all’Olimpico è stato José Mourinho a elogiare l’operato del portiere: il tecnico della Roma sosteneva come il portiere diventasse ancora più forte nello scontro con il portoghese, compiendo interventi incredibili.
Apprezzamenti a parte, l’operato di Falcone non impedisce al Lecce di tornare a casa con zero punti, dopo una prestazione di grande impegno e valore. I giallorossi pagano a caro prezzo lo stato negativo degli elementi che compongono la retroguardia. D’Aversa ha provato a compiere un giro di vite per tentare delle soluzioni diverse e per aiutare i propri giocatori a recuperare la miglior condizione, ma questo non ha comunque aiutato al raggiungimento dei risultati sperati. Il campionato è molto lungo e c’è tutto il tempo per trovare le soluzioni ideali, ma per non rovinare quanto di buono è stato fatto, sarebbe meglio iniziare da subito a proporre qualche novità tattica o nel modulo che possa supportare ulteriormente la difesa.
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