Migranti. In Puglia odontoiatria sociale per minori non accompagnati

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Lanciata, in Puglia, l’iniziativa “Sorrisi solidali”, un progetto di odontoiatria sociale rivolto ai minori stranieri non accompagnati, il cui numero, al 30 settembre 2023, ammonterebbe a circa 1.300 individui – secondo i dati diffusi dalla Regione Puglia -, di cui molti ancora ospitati all’interno dei centri di accoglienza per i richiedenti asilo e negli hotspot.

«I minori con una situazione odontoiatrica difficile – spiega Ludovico Abbaticchio, garante regionale dei diritti dei minori, dell’infanzia e dell’adolescenza – corrono rischi per la salute che è bene vengano affrontati non solo con la prevenzione, ma anche con la cura. Un’emergenza molto più grave per i meno abbienti, costretti a trascurare le prassi di salute dentale”. Il progetto, di cui è capofila l’organizzazione di volontariato S.O.P.H.I. (Solidarietà Odontoiatrica Per l’handicap e l’Infanzia), è finalizzato all’erogazione, ai soggetti individuati, di cure specifiche che vadano oltre la semplice prevenzione odontoiatrica. Ai minori stranieri non accompagnati saranno infatti erogate, da quindici dentisti volontari attivi nelle province di Bari e Bat, visite specialistiche, radiografie panoramiche, interventi di estrazione, restauri diretti, sedute e lezioni di igiene orale. “Questo progetto – precisa Emilio Nuzzolese, odontoiatra e presidente di S.O.P.H.I. – rappresenta la sintesi di un’attività svolta fin dal 2010, che da allora ha coinvolto in maniera attiva l’assessorato al Welfare del Comune di Bari e il garante dei minori. Dal 2017 al 2023, personalmente, ho sperimentato sul campo il lavoro da tutore volontario e dal febbraio 2023 come giudice onorario presso il tribunale dei minori di Bari ho conosciuto meglio queste situazioni di marginalità e di emergenza relative ai minori non accompagnati».

«Non siamo nuovi a questo tipo di iniziative – ha ricordato Nuzzolese -. Nella ‘Casa dei Bambini e delle Bambine’, inaugurata a Bari nel 2017, abbiamo installato una poltrona odontoiatrica nella stanza della salute a disposizione dei bambini da 0 a 6 anni di età, con l’obiettivo di fare crescere la sensibilità di tutti verso le tematiche della salute odontoiatrica che, se non monitorata adeguatamente, può produrre conseguenze serie»

«Si sente forte – ha concluso Abbaticchio l’esigenza di una nuova medicina scolastica. Questo vuoto è assurdo e bisogna lavorare assieme per far nascere una nuova cultura della sanità. Come accade oggi con questo progetto, che è un segnale etico basato sul valore dell’impegno professionale anche verso i più poveri, che nel nostro Paese sono aumentati, giungendo a sfiorare la cifra del 22% della popolazione». (foto Avvenire)

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