Una prova incolore e una pessima non vanno certo a macchiare un inizio di stagione da big, ma di sicuro fanno scattare un piccolo campanello d’allarme. Se all’Allianz Stadium il Lecce ha scelto un atteggiamento più prudente, contro il Napoli ha provato ad essere quella squadra spregiudicata e imprevedibile che abbiamo imparato a conoscere, ma senza successo. Da due partite a questa parte qualcosa sembra cambiato: la difesa traballa in maniera preoccupante e l’attacco è diventato improvvisamente sterile e poco incisivo. Contro gli azzurri vengono subito alla luce le difficoltà di giornata: il palleggio della squadra di Rudi Garcia manda in crisi la squadra di Roberto D’Aversa.
Serve ritrovarsi sullo 0-2 per vedere una parte di quella qualità e organizzazione vista nelle prime giornate disputate dai giallorossi. Al termine della partita il risultato è di 0-4, forse una punizione troppo severa per ciò che si è visto in campo, ma le statistiche non mentono: sono cinque gol presi nelle ultime due partite e neanche uno realizzato, un elemento che porterà l’ambiente del club salentino a riflettere sulle difficoltà mostrate in questi due ultimi scontri. Va detto che le prime due cadute del Lecce arrivano contro due grandi squadre e che si è ancora inizio di stagione, c’è molta strada da fare, ma per evitare altri scivoloni è giusto lanciare un piccolo campanello d’allarme.
LUIGI GIANNELLI