Se la guerra è anche spirituale dov’è l’esercito per combatterla?

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Ogni guerra vede i contendenti schierare le forze meglio preparate, per affrontare quel tipo di conflitto. Per uno scontro nei cieli, non sarà certo idoneo un aereo lento e ingombrante, ma un veicolo veloce e supertecnologico.

Un attacco missilistico può essere intercettato da altri missili, un combattimento terrestre, non per molto tempo ancora, si avvale di carri armati e altri mezzi blindati. Le armi biologiche le stiamo conoscendo. Uno scenario che è in progressivo cambiamento, perché tutte le guerre cinetiche sono in via di estinzione, grazie al “progresso tecnologico” che consente di esercitare l’azione aggressiva o difensiva, facendo uso di sistemi statici ( es strutture 5g e frequenze varie).

Non viene sottaciuta da alcuni, diventati in tanti, però, la presenza sul campo di battaglia di eserciti insoliti, con combattenti aggressivi e poco materiali, in grado di fare uso di armi per tanti di noi sconosciute. Le suppliche degli sciamani di un tempo, non sempre ubriachi o condizionati da sostanze lisergiche, sono frequenti riferimenti nelle descrizioni di oracoli, dediti alla mistica ricerca del contatto con le divinità. Le divinità di allora, descritte nei libri della conoscenza, i Veda della sapienza sacra, invocati nei loro rituali per combattere il nemico aggressore. La dualità che ci appartiene, induce a pensare che la spiritualità possa essere composta anche da esseri che non hanno solo finalità benefiche nei confronti degli umani.

Spiriti maligni, che gli Egizi avevano imparato a combattere e gli indiani nativi osteggiavano con i Totem e le danze per sollecitare l’intervento di Manitù. Se le divinità non si esauriscono con il passare del tempo, eccoci alle prese con un loro ritorno e con la rinnovata presenza, per alcuni mai esaurita.

Un attacco in pieno stile spirituale che ha bloccato sul nascere le capacità riflessive dell’uomo.  Ma una guerra di questo tipo, quanto può colpire nel corpo un essere umano? Quanto attraverso la sua mente, facile conquista per le ultime tecniche che si avvalgono dei “memi” e della loro capacità di influenzare il comportamento di un vivente? Quanto interesse potrebbe avere il nemico, desideroso di impossessarsi dell’anima, secondo le teorie teosofiche, unico vero obiettivo mostrato dalle truppe aliene? Ma in risposta a questi attacchi, dal contenuto prevalentemente mistico, chi avrebbe dovuto opporsi, schierando truppe composte da soldati addestrati, per fronteggiare una guerra anomala, con armi idonee e  un aggressore indistinto ma che crea guasti reali?

Le religioni, i loro   esperti conoscitori delle vie della fede, i sempiterni esponenti delle virtù divine, gli apripista della strada della salvezza, gli eterni avversari di un nemico di sempre, di cui conoscono scaltrezza e meschinità! Quali decisioni sono state assunte da coloro che dicono di combattere il male, opponendosi non solo ai suoi esponenti, ma soprattutto ai servitori terrestri, ligi esecutori di iniziative malefiche?

Purtroppo,  mancano i riscontri di progetti di carattere religioso, che avremmo voluto elencare e  che sarebbero stati non solo opportuni, ma soprattutto salvifici. Anche le chiese hanno seguito le indicazioni maldestre fornite da una politica contumace, sostituita dai dpcm di un primo ministro di Volturara Appula.  In assenza del parlamento, chiuso per Covid, assieme ad un ministro della Sanità, ex assessore alla Urbanistica di Potenza, hanno deciso di sbarrare anche i battenti dei luoghi di preghiera, impedendo ai pochi fedeli coraggiosi, di combattere il Covid con le armi di un tempo.

Non meno raffazzonate le decisioni assunte dal banchiere, che in delirio di onnipotenza, ha fatto tante altre invasioni di campo, argomentando di cose a lui ignote.  Ci sono danni e morti, altri li elencheremo in seguito, ma chi potrà mai collegarli all’azione esercitata dall’acqua sporca!  Abbiamo così scoperto che gli eserciti, quelli veri, riesce a schierarli solo il nemico, per fronteggiare un agglomerato di codardi, ottusi, venduti.

UGO LOMBARDI

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