L’Italia alle prese con i blackout elettrici

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A Catania è iniziato un blackout elettrico che va avanti da due giorni in più quartieri della città. Ecco i video dai social.  

Le cause

E-Distribuzione, società che gestisce le reti elettriche a media e bassa tensione, ha dichiarato che la causa dell’anomalia sia stata l’anomala ondata di caldo che ha colpito l’Isola, aumentando conseguentemente il casi sulal rete e provocando l’instabilità.

(Palermotoday luglio 2023)

Da Mondello alla Noce, da San Lorenzo a Sferracavallo: si moltiplicano le segnalazioni, e le proteste, per le interruzioni di energia elettrica. Preoccupa la situazione di anziani e disabili. Dall’Enel spiegano: “Tanti condizionatori e ventilatori accesi. C’è una task force in campo per fronteggiare il problema”

(fanpage 19.7.23)

Problemi alla rete elettrica di Napoli, ancora stato d’allerta per caldo: blackout per riparare i cavi

Blackout a Napoli, senza corrente centinaia di famiglie a Bagnoli, Pianura, Arenella, San Ferdinando, piazza Garibaldi, Barra e Capodichino: rischio guasti per il caldo almeno fino a sabato.

A cura di Pierluigi Frattasi

(22 luglio 2023 romatoday)

Blackout a Roma, troppi condizionatori accesi e cabine elettriche a fuoco mandano in tilt la rete

Da Torpignattara a Corcolle, dall’Alessandrino a Tor Sapienza. Tanti sono i quartieri dove si segnalano problemi elettrici

(rainews TGR Puglia18 luglio 2023)

Il forte caldo persistente e gli alti tassi di umidità hanno provocato  guasti che a partire dalle 16 di oggi si sono verificati contemporaneamente su tre diverse linee in media tensione interrate che servono Canosa di Puglia. “I tecnici E-Distribuzione sono intervenuti e hanno immediatamente richiesto ai centri operativi l’invio di power station, ovvero grandi gruppi elettrogeni – fa sapere la società elettrica – e di un cavo esterno per realizzare un by-pass sui tratti danneggiati”. A lavoro c’è anche una task force di tecnici che sta operando sulla riparazione definitiva del guasto.  “Una prima parte di clienti sarà riattivata a breve grazie all’entrata in esercizio della prima power station mentre proseguono i lavori per l’installazione del cavo esterno e gli scavi che consentiranno di intervenire direttamente sui tratti danneggiati dal forte caldo”, aggiunge Enel assicurando che “i tecnici lavorano senza sosta per garantire progressivamente la ripresa del servizio elettrico entro la tarda serata”.

 blackout Canosa Bari

(Milanotoday 22 luglio 2023)

Come ogni anno, con l’arrivo del caldo, a Milano è arrivata puntuale anche la stagione dei blackout dell’energia elettrica. Negli ultimi giorni sono numerose le segnalazioni di improvvise interruzioni della corrente provocate quasi sempre da guasti dovuti al sovraccarico della rete. Colpa dell’uso massiccio di climatizzatori, apparecchi che per funzionare hanno bisogno di molta energia elettrica.

Tantissimi i quartieri di Milano coinvolti. Basta fare una semplice verifica sui social network o sul sito di Unareti, l’azienda che in città si occupa della distribuzione della corrente, per comprendere che si tratta di guasti che coinvolgono a macchia di leopardo l’intera città. Alcune volte i problemi vengono risolti in pochi minuti ma in altri casi i guasti si trascinano per ore e ore. Da Quinto Romano a Gorla, da zona Stazione Centrale a Ripamonti, da Istria a Figino, passando per viale Corsica, Bicocca, Bande Nere, Nolo, Qt8, Comasina, San Siro, Inganni, Porta Genova, Calvairate, Macchini, Lotto, Maggiolina e così via. Non c’è praticamente un municipio di Milano che sia immune al problema.

Unareti spiega che l’attuale stato della rete è dovuto “all’ondata di caldo degli ultimi giorni e l’aumento delle temperature”. Quindi alla “repentina crescita dei consumi di energia a Milano”.  “In queste circostanze – sottolinea l’azienda – si stanno verificando alcune interruzioni del servizio che vengono risolte nella grande maggioranza dei casi in pochi minuti. Unareti assicura il massimo sforzo per riuscire a risolvere nel più breve tempo possibile le problematiche che si dovessero presentare”. 

(Torinotoday 11 luglio 2023)

Vanchiglia e Torino Centro senza corrente: è successo dodici volte dall’inizio del 2023 I tecnici Iren hanno già quasi risolto il guasto

Continuano i problemi di black out a Torino. Interruzioni all’energia elettrica si sono verificati la notte scorsa, in zona centro, Porta Susa e Vanchiglia: è la dodicesima volta che si verifica dall’inizio del 2023.

E questa mattina, martedì 11 luglio, i problemi sono proseguiti soprattutto in zona Mole Antonelliana: studenti e docenti hanno segnalato disagi in particolare nelle aule dell’Università in via Sant’Ottavio 54, al punto che alcuni esami sono stati rimandati, altri riprogrammati in altre location.

Al momento i tecnici dell’Iren stanno lavorando per risolvere il problema che in buona parte è già rientrato. Il disagio deriverebbe da due guasti che, per via di un sovraccarico di corrente, si sarebbero verificati sulle linee di media tensione nell’area. L’ultimo black out di rilievo si era verificato lo scorso 28 giugno, nel quartiere di Cit Turin. 

Tutta l’Italia registra sospensioni nella erogazione di energia elettrica. Forse gli amanti delle statistiche diranno che va peggio al sud dove si produce molta più energia di quanta se ne consuma ma rimandiamo ad altra sede questa riflessione…certo è che da Milano a Catania è dappertutto la stessa solfa e non è nuova. 

Ma non avevamo fatti grandi passi avanti nella produzione di energia verde? Il PNRR anziché dedicarlo alla edificazione di parchi e edifici pubblici non era meglio che almeno in parte puntasse sulla energia? Se il paesaggio di tutto il sud non fosse stato deturpato dagli aerogeneratori…e se noi del sud non avessimo sacrificato vigneti e frutteti alla energia solare anche il Presidente della Repubblica avrebbe fatto ricorso ai generatori a gasolio? Per produrre tutta l’energia che serve quanti altri sacrifici paesaggistici e ambientali dobbiamo subire? Quanta energia servirà l’anni prossimo se (speriamo di NO) la gente dovesse essere indotta ad acquistare auto elettriche? Se vado in vacanza con la mia auto elettrica e rimango senza carica che faccio mando in tilt mezza Italia se la ricarico? E tutto questo disagio nelle forniture elettriche mentre si sparano interi treni a trecento all’ora per arrivare una mezz’ora prima?

In sintesi: dopo le infinite e gravissime scelte sballate dei grandi tecnocrati nazionali ed europei che si aspetta a mandarli a casa a pedate? 

Qui su abbiamo voluto riportare alcune notizie di sospensione della erogazione della energia elettrica (taluni la chiamano blackout per brevità) ricavate da varie testate anche allineate al politically correct che non hanno potuto fare nulla per nascondere una cosa di così solare evidenza. Dalla Sicilia al profondo Nord è sempre la stessa storia e il pensiero va a color che si sono trovati in un’ascensore o hanno una casa “intelligente” che si è fermata ineluttabilmente per alcune ore. E gli uffici dove li mettiamo?

Alcuni profitteranno di questa notizia per ribadire l’emergenza climatica e il caldo relativo. Sappiamo che da sempre in estate fa caldo solo che adesso vogliamo stare un po’ meglio e accendiamo l’aria condizionata. Che adesso possiamo permetterci mentre prima no! Cioè utilizziamo la tecnologia per stare meglio. Che c’è di male?

La tecnologia ci ha dato molte comodità ma ci ha resi dipendenti dalla energia che quindi deve essere erogata come bene primario e di prima necessità…come l’acqua e il pane. E come tale non andrebbe tassata come invece accade e disponibile sempre.

Invece l’energia è in regime di oligopolio e quindi se ne produce meno di quella che sarebbe prodotta in regime più libero e a prezzi molto più cari. E questi sono i risultati. 

È evidente che questo sistema non può garantire tale efficienza e quindi è di tutta evidenza che va ripensato..se poi anche la verdura e la frutta viene prodotta con largo impiego di energia (per la distribuzione di acqua, la illuminazione notturna delle serre, il loro riscaldamento, …) si capisce che la questione energia è fondamentale e certamente non se ne può produrre di più senza rinunziare all’ambiente. Alcuni sono pronti a rinverdire la proposta di energia nucleare che minerebbe l’ambiente ancor più di ogni altra; altri vogliono saccheggiare il mare come già hanno fatto con le colline della terraferma; altri ancora riesumano il carbone o il gas dell’Adriatico…la verità è che la espansione delle produzioni (per esempio di auto) non può proseguire all’infinito sulla scorta di tecnologie sempre più sofisticate che fanno sognare investitori e industriali. Né è pensabile fermare l’economia, anche solo parzialmente, senza originare una vera apocalisse dell’economia! Quindi le malattie di questo modello di sviluppo vanno affrontate una buona volta e non assecondate come si è fatto fino ad oggi per non dispiacere ai potenti dell’economia.  Robotizzare una fabbrica produce disoccupazione e nuovo consumo di energia cioè fa due cose insostenibili. Qualcuno dovrà cominciare a pensare ad un mondo con la tecnologia che vada avanti con il freno a mano molto ben tirato! I danni che ha già fatto sono tali che non si può più chiudere un occhio. La innovazione tecnologica non è più sempre e comunque un pregio cominciamo a prenderne atto!

CANIO TRIONE

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