Con un approfondimento sul «Porrajmos» – la Shoah dei Rom e dei Sinti – fa tappa a Lecce la mostra «Rom e Sinti: Storia e storie da scoprire», ideata e organizzata dalla Cooperativa Sociale «Il Nuovo Fantarca» di Bari, su cofinanziamento della Regione Puglia (sezione Coordinamento Politiche Internazionali). Dopo aver fatto tappa a Bari, la Mostra è stata ospitata a Trani nella Biblioteca Comunale, a Mola nel Castello Angioino, a Brindisi nel Polo Bibliomuseale, a Foggia nella Biblioteca Magna Capitana.
A Lecce sarà possibile visitarla presso la storica Biblioteca Bernardini da lunedì 16 gennaio a sabato 21 gennaio. La Mostra presenta ventinove opere originali dell’artista russo-irlandese Irina Hale, recentemente scomparsa. Realizzate con tecniche care all’autrice, Hale amava rappresentare storie di popoli e situazioni emergenziali contemporanee, utilizzando stoffe, cartoni, oggetti e colori di vario tipo, dando vita ogni volta a opere di straordinaria bellezza. In questa mostra, le opere di Irina Hale tracciano un percorso per grandi tappe della storia del popolo Rom e Sinti, dal primo esodo fino a quegli insediamenti disumani che sono i campi rom presenti nelle nostre città, soffermandosi sugli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando il Nazismo rinchiuse nei campi di concentramento migliaia di rom e sinti, ritenuti soggetti socialmente pericolosi, di cui circa cinquecentomila trovarono la morte. È appunto il «Porrajmos», la cosiddetta Shoah dei Rom e dei Sinti, a cui seguirono fino alla metà degli anni’70 – specie nell’Europa del Nord – numerose pratiche di sterilizzazione delle donne rom, affinchè non mettessero al mondo figli.
Durante la settimana, la Mostra si arricchirà dei seguenti eventi, sempre nella Biblioteca Bernardini:
– martedì 17 gennaio alle 16,30 sarà proiettato il bellissimo «Nebbia in agosto» di Kai Wessel, uno dei pochi film sulla sorte degli jenish durante il Nazismo;
– mercoledì 18 gennaio alle 16,30 saranno presentati i corti «DONP» e «Se andavo a scuola andavo lontano», rispettivamente di Maria Cavallo e Rosa Ferro, realizzati con bambini e donne dell’ex campo rom di Santa Candida a Bari;
– giovedì 19 gennaio alle 11 lo studioso barese di culture Rom e Sinti, Domenico Semisa partecipa con un workshop dal titolo «L’Europa contro i Rom – Dalla discriminazione allo sterminio dei rom»;
– sempre il 19 gennaio, alle 16,30, sarà presentato il libro «Quando arrivammo c’era solo erba alta. L’Olocausto infinito dei Rom e Sinti» di Paolo Cagna Ninchi, un lavoro documentatissimo sul Porrajmos e su coloro che, da Eva Justin a Josef Mengele, sperimentarono pratiche mediche omicide a danno delle tante vittime dell’ideologia nazista. Alla presentazione parteciperà l’autore e Dijana Pavlovic, presidente del movimento Kethane Rom e Sinti per l’Italia.