Per Coldiretti Puglia l”introduzione dei buoni lavoro a tempo determinato per un importo fino a 10mila euro «è una buona notizia», specie per una regione che conta più di 170mila operai agricoli stagionali.
L”associazione chiede di «avviare il confronto con le istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli».
«Con la revisione degli obblighi dei datori di lavoro sull”informazione ai dipendenti in occasione dell”assunzione – spiega Coldiretti – si rischiano il caos negli uffici e ritardi nell”impiego anche in Puglia di oltre 170mila lavoratori stagionali, italiani e stranieri, che operano nelle campagne in un momento delicato in cui i raccolti, dalla vendemmia fino alla frutta alla verdura, sono stati già decimati dalla siccità e dal caldo con danni per oltre 200 milioni di euro».
«Purtroppo – evidenzia Coldiretti Puglia – si tratta di una modifica che complica e rallenta le grandi campagne di raccolta, con il lavoro delle aziende già alle prese con grosse difficoltà a reperire manodopera disponibile e il balzo dei costi per materie prime ed energia» .
«Il sistema agricolo – conclude Coldiretti – ha bisogno di misure concrete per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all”andamento climatico sempre più bizzarro».