«La crisi di governo comporterà ricadute gravi sulla vita dei cittadini. Come sindaci avevamo lanciato il nostro appello al presidente Draghi, che lo aveva accolto, a restare e continuare insieme a lavorare per la fuoriuscita del Paese e delle città dalla crisi sanitaria e dalla crisi economica, facendo fede agli impegni assunti con l’Unione Europea per l’attuazione del Pnrr. Alla disponibilità di Draghi a restare al lavoro su una agenda che era la stessa concordata al momento della formazione di questo governo si è opposta l’irresponsabilità delle forze politiche che non hanno votato la fiducia».
Lo dice all’Adnkronos il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, a proposito della crisi di governo e delle dimissioni del presidente del Consiglio.
«Francamente, di fronte all’esito della votazione in Senato di ieri – prosegue – i tentativi in corso di attribuire la responsabilità della crisi a Draghi o alle forze politiche che lo hanno sostenuto con lealtà fino alla fine, mi sembra un pessimo inizio di campagna elettorale da parte delle forze di centrodestra e di ciò che resta del movimento di Conte. E’ un momento difficile per il paese – sottolinea Salvemini – precipitato in una crisi politica finalizzata, a me pare, a bloccare il cammino riformatore dell’agenda Draghi e a disattendere gli impegni assunti con l’Unione europea sul tema delle riforme».