Le vendite dell’olio extravergine di oliva made in Puglia sono cresciute del 51 per cento «ma la siccità e i costi di produzione aumentati di oltre il 20% rischiano di minare la tenuta delle aziende».
Lo rende noto Coldiretti Puglia.
«Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo», commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine Dop e 1 Igp Olio di Puglia, «con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria e un valore di 1 miliardo di euro di produzione lorda vendibile di olio extravergine di oliva». Per l’associazione «serve una ulteriore stretta sui controlli per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla legge fortemente per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera e evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione».