Pesca, continua lo stato di agitazione in Puglia: «Avanti a oltranza»

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«Se siamo fermi e senza retribuzione è perché mai come in questo momento o la risposta è strutturale oppure le marinerie moriranno».

Lo dichiara Andrea Losito, responsabile di Uila pesca di Puglia, che oggi partecipa alla mobilitazione della marineria di Barletta. Armatori e pescatori continuano da giorni a presidiare il porto provocando rallentamenti in entrata e in uscita dei tir. I tre milioni di euro stanziati dalla Regione sono “un passo in avanti ma servono risposte da Roma che valgano per tutta l’Italia”, continua Losito, evidenziando che il settore ha necessità di una riforma strutturale.

«Il problema è strutturale. Quando io dico che la pesca continuerà a vivere solo con riforme nazionali – spiega – mi riferisco all’abbassamento del costo del carburante, alla Cisoa agricola (cassa integrazione salariale in agricoltura, ndr) applicata alla pesca. Sono risposte strutturali collegate tra loro altrimenti tra una settimana avremo un altro problema ancora». «Andremo avanti a oltranza fino a quando il governo non ci darà risposte concrete – dicono i pescatori – Non vogliamo soldi ma vogliamo andare a lavorare».

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