La grande musica da camera e la meraviglia dei luoghi del Salento, composizioni celebri e brani di raro ascolto affidati a solisti affermati accanto a talenti emergenti, palcoscenici in sedi storiche e in mezzo alla natura.
Torna in grande stile dal 17 al 23 luglio il Festival internazionale Classiche Forme, l’ appuntamento annuale ideato e diretto da Beatrice Rana, star mondiale del pianoforte che porta Lecce e i suoi luoghi del cuore su una ribalta per appassionati ormai richiamati anche dall’ estero. Dodici appuntamenti animeranno la settimana di concerti e di approfondimenti tematici in luoghi di pregio della capitale del Salento e «”n campo aperto” nella masseria Le Stanzie di Supersano.
«Coniugare la musica classica e le bellezze del territorio, unire innovazione e tradizione, eliminare la barriera tra il palcoscenico e gli spettatori», così la giovane fuoriclasse della tastiera ha riassunto gli obiettivi della sesta edizione del Festival, dedicata al tema dei Contrasti. «Ho 29 anni e vorrei un pubblico di ogni età – ha spiegato – . L’ esperimento sta riuscendo, gli spettatori arrivano da ogni parte del mondo. Il pubblico si fida della follia di Classiche Forme che propone musica in sedi istituzionali ma anche in un frantoio ipogeo. L’ambizione è quella di rendere ciascun concerto un’esperienza irripetibile».
Accanto alla stella salentina si esibiranno nomi di spicco della scena italiana e internazionale come il violoncellista spagnolo Pablo Ferrandez, la violinista bulgara Liya Petrova, il Quartetto Modigliani, il pianista Massimo Spada, il clarinettista Kevin Spagnolo, il violista georgiano Georgy Kovalev, e giovani in ascesa come la violoncellista Ludovica Rana, la violinista Chiara Sannicandro, le pianiste Ying Li e Maddalena Giacopuzzi, le formazioni cameristiche dei Conservatori di Lecce e Bari.
Il concerto inaugurale, domenica 17 luglio alle 21, nel chiostro del rettorato di Lecce che ospiterà gli artisti internazionali, proporrà il trio per violino, clarinetto e pianoforte di Bartok intitolato appunto ‘Contrasti’, e brani di Debussy e Beethoven. La serata conclusiva vedrà la prima esecuzione assoluta di ”Souvenir da uno sguardo alla luna da un caleidoscopio” commissionata appositamente al giovane compositore Fabio Massimo Capogrosso, accanto alla Fantasia di Schubert e a Souvenir de Florence di Caikovskij.
Nell’ ex Convitto Palmieri il 20 e 22 luglio si esibiranno gli artisti delle Accademie di Alto Perfezionamento Avos Project e Accademia Stauffer di Cremona. Il Museo Storico (Must) ospiterà i due concerti con i giovani emergenti dei Conservatori di Musica pugliesi. Programma a sorpresa, invece, il 18 luglio all’ aperto, nella Masseria le Stanzie, con Beatrice Rana e i suoi colleghi e compagni di viaggio italiani e stranieri.
La novità di quest’anno è l’allestimento del palcoscenico con le luminarie, un marchio di fabbrica dell’identità culturale salentina. Sara’ dato spazio anche al Caffè leccese, la tipica bevanda salentina estiva fatta con caffè, ghiaccio e latte di mandorla che verrà offerto al pubblico dei concerti pomeridiani prima delle esecuzioni. «Proporre giovani talenti e volti nuovi è una prassi importante del Festival. Tengo inoltre moltissimo al rapporto con le istituzioni -. ha detto Beatrice Rana ricordando il sostegno assicurato dalla Regione Puglia e dell’ amministrazione comunale di Lecce -. Credo nella qualità della musica e della bellezza della Salento, che non è solo spiagge ma terra di sapienza e tradizioni».