Covid: Aifa, 41.800 trattati a casa con pillole antivirali

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Da metà gennaio al 17 maggio, sono stati 41.793 i pazienti Covid curati a casa con le pillole antivirali per il trattamento precoce del Covid-19 in persone a rischio.

Di questi, il numero di trattamenti avviati con Lagevrio di Merck/Msd (molnupiravir) sono stati 27.447 e 14.316 quelli avviati per Paxlovid di Pfizer (nirmatrelvir-ritonavir). Mentre 1.104 hanno ritirato quest’ultimo direttamente nella farmacia sotto casa, con la modalità della dispensazione per conto.

E’ quanto emerge dall’11/mo report dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Finora Lagevrio è stato prescritto in un totale di 282 strutture sparse nelle varie regioni e province autonome, mentre Paxlovid in 256. Il numero più alto di trattamenti avviati con molnupiravir, dall’inizio del monitoraggio, è stato nel Lazio (3.946), seguito dalla Puglia (2.895) e la Toscana (2.315).

Per Paxlovid in cima c’è il Veneto, con 2.026 trattamenti avviati, seguito dalla Toscana (1.746) e Lombardia (1.654). Per quanto riguarda infine l’antivirale remdesivir, non somministrato per via orale ma tramite infusione, sono stati 9.961 i trattamenti avviati fino a oggi per pazienti non ricoverati (+10,4% rispetto all’ultimo monitoraggio) e 91.870 per quelli ospedalizzati (+0,95%).

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