«Stop alle cartelle pazze dei consorzi di bonifica in Salento dove a causa della Xylella sono andati distrutti e risultano abbandonati oltre 160mila ettari di terreno con gli agricoltori che hanno perso lavoro e reddito e non sono in grado di pagare».
E’ quanto chiede Coldiretti Puglia in una lettera al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia e al Commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica Borzillo, in riferimento «agli avvisi di contribuenza per la bonifica che sono stati recapitati agli imprenditori agricoli dell’area infetta da Xylella fastidiosa dai Consorzi dell’Arneo, Ugento Li Foggi e Stornara e Tara, in particolare gli avvisi bonari per il 2018, nonché l’iscrizione nei ruoli per il 2017 del Consorzio dell’Arneo».
«L’area infetta da Xylella si trova in una condizione di stato di calamità a partire dal 2014 e gli areali olivetati risultano progressivamente distrutti dalla fitopatia, causando l’assoluta perdita di prodotto e di reddito per la stragrande maggioranza dei produttori», afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Lecce, che sottolinea la «inapplicabilità» del vigente piano di classifica, strumento per la determinazione dell’onere consortile, che «allo stato non può, in tali condizioni oggettive, costituire il presupposto per l’attribuzione del contributo in capo ai diversi contribuenti».
Inoltre in molti casi non si può più parlare – evidenzia Coldiretti Puglia – di «oliveto» in quanto si sta procedendo all’abbattimento delle piante secche e danneggiate o, purtroppo, distrutte da incendi che hanno caratterizzato alcune zone, con il conseguente azzeramento di ogni riferimento reddituale, a partire dal reddito dominicale.