Costo del gasolio massimo di 0.50 euro al litro, fermo biologico facoltativo, cassa integrazione straordinaria e retroattiva dal 1 gennaio 2022 per gli imbarcati, blocco dei mutui per un anno per armatori e marittimi: sono le richieste della marineria italiana al Governo, contenute in un documento stilato al termine dell’incontro di oggi a Pescara fra armatori e marittimi arrivati da tutta Italia.
«Viste le difficoltà sempre più gravi per il settore, si è deciso di dare al Governo un tempo specifico per giungere alla soluzione, tempo al termine del quale, in caso di mancata risposta, tutte le barche delle marinerie oggi presenti, e anche di molte oggi non presenti, ma che hanno delegato, si fermeranno in modo definitivo procedendo al licenziamento dei marittimi. Parliamo di oltre 32mila imbarcati e 14mila imbarcazioni», dicono.
A coordinare l’assemblea, davanti ai marittimi arrivati da Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e regioni tirreniche, sono stati il presidente delle Marinerie Italiane Francesco Caldaroni, il presidente dell’associazione armatori di Pescara Francesco Scordella e il presidente della Marineria di Trani Nicola Tedeschi.
«Ormai lavoriamo solo per pagare le spese, quando ci riusciamo – ha detto Lucio Di Giovanni, armatore della marineria pescarese – E questo con la speranza che non ci siano avarie, danni alle barche e altri problemi. Questa è una lenta agonia. Stiamo annaspando. Se non verrà preso qualche provvedimento saremo costretti a fermarci tutti».
Nel documento inviato al Governo si elencano i problemi: il costo del gasolio, arrivato a 1,15 euro al litro; la mancata cassa integrazione per gli imbarcati; il mancato pagamento del fermo biologico 2021; infine, gli aiuti promessi durante la pandemia e l’erogazione del credito di imposta, mai arrivati.
«Se entro 15 giorni dal Governo non dovessero arrivare le risposte, le marinerie procederanno allo stop totale e definitivo dell’attività e ai licenziamenti». Queste le marinerie che aderiscono all’iniziativa decisa oggi a Pescara: Pescara, Trani, Mola di Bari, Gaeta, Manfredonia, Monopoli, Molfetta, Ortona, Ancona, Vasto, Civitanova Marche, Fano, Porto San Giorgio, Giulianova, Fiumicino, Termoli, Anzio, Civitavecchia, Rimini, Calabria.