Truffa allo Stato attraverso un complesso sistema di frodi carosello: si è costituita parte civile la regione Puglia (tra le parti offese e frodate insieme all’Inps e all’Agenzia delle entrate) oggi a Lecce nel corso dell’udienza preliminare nel procedimento a carico di 18 indagati. Si tratta tra gli altri dell’ex sindaco di Carmiano (Le) Giancarlo Mazzotta, del figlio maggiore Paride, attuale consigliere regionale di Forza Italia e di altre persone, tra rappresentanti legali e consulenti aziendali, affaristi e commercialisti e di sei società.
Secondo l’inchiesta della Guardia di finanza, la famiglia Mazzotta, attraverso complici e utilizzando società ad essa riconducibili tutte attive nel settore della ricettività turistica, alberghiera, attraverso una società “cartiera” otteneva detrazioni di imposta non dovute e simulava passaggio intermedi di prestazioni per frodare lo Stato e ottenere contributi regionali non dovuti.
Una truffa da milioni di euro. Oltre ai Mazzotta, al banco degli imputati il commercialista dei vip Valerio Conversano, l’imprenditore turistico e factotum dei Mazzotta Dario Russo, e ancora Luciana Quarta di Carmiano; Tony Giordano di Carmiano; Niceta Camassa di Melendugno; Pierpaolo Calabrese di Campi Salentina; Francesco Petito di Veglie; Giovanni Bassi di Borgagne di Melendugno, Antonio e Pantaleo Perrotta di Martano, Antonio Quarta di Carmiano, Francesco Palumbo di Monteroni e Daniele De Leo di Lecce.
Processo anche per le società Europa Costruzioni srl, Qt Service srl, Pgh Barone di Mare srl, Pgh Hotel&Resort srl, Madigest Hotel&Resort, Tiemme Vacanze, tutte riconducibili alla famiglia Mazzotta.