Rafforzamento dei Centri per l’impiego in Puglia, attraverso il piano di assunzioni introdotto dalla legge sul Reddito di cittadinanza nel 2018; contrasto al caporalato con la messa a terra di due progetti ‘Supreme’ e ‘Alt Caporalato’, che rientrano nel Piano triennale interministeriale di lotta al caporalato.
E ancora campagne informative e di formazione non solo nelle aziende ma anche nelle scuole per diffondere tra i giovani la cultura della sicurezza sul lavoro. Sono questi alcuni temi affrontati nel corso di un ciclo di incontri istituzionali, che si sono tenuti oggi a Lecce, tra una delegazione di parlamentari del M5S composta dalla senatrice e coordinatrice del Comitato politiche del lavoro del Movimento, Nunzia Catalfo, dal senatore Iunio Valerio Romano, componente nazionale del Comitato politiche del lavoro del Movimento, e dal deputato Leonardo Donno, e il Prefetto di Lecce Maria Rosaria Trio, la direttrice dell’Ispettorato del lavoro di Lecce Alessandra Pannaria, il coordinatore dei servizi per l’impiego della provincia di Lecce Pierpaolo Miglietta e i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
«Abbiamo organizzato questi momenti di confronto istituzionale – spiegano in una nota Catalfo, Romano e Donno – per verificare lo stato dell’arte dei tanti progetti avviati in questa legislatura e poi confluiti in leggi dello Stato e toccare con mano quanto è stato realizzato e quanto ancora c’è da fare. Abbiamo visitato anche il Centro per l’impiego di Lecce, che è radicalmente cambiato rispetto a quattro anni fa, anche grazie al piano di assunzioni voluto dal M5S, che in Puglia ha già consentito a circa mille operatori di prendere servizio nei Cpi».
«Abbiamo avuto modo di constatare l’avvio da parte dell’Inl di alcuni progetti, che rientrano nel Piano triennale di contrasto al caporalato, definito dal Ministero dell’Agricoltura e da quello del Lavoro, quando alla guida c’era Nunzia Catalfo – aggiungono -, mentre con i sindacati abbiamo fatto un punto sulle misure da mettere in campo per lavoratori, famiglie e imprese, confrontandoci, in particolare, sulla necessità di istituire il salario minimo e sulla proposta di un ulteriore taglio del cuneo fiscale, per contrastare gli effetti della crisi».
«Tutte proposte del M5S, che oggi stanno entrando con forza nel dibattito politico e che auspichiamo quanto prima entrino a pieno titolo nell’agenda di governo», concludono gli esponenti del M5S.