Il consigliere regionale Fabiano Amati indagato per diffamazione ai danni di un imprenditore

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Il consigliere regionale della Puglia, Fabiano Amati (Pd), presidente della commissione bilancio e programmazione è indagato per diffamazione a mezzo stampa ai danni di un imprenditore, con riferimento ai prodotti chiamati “NuovOlivo nati con l’intento di curare gli olivi affetti da Xylella fastidiosa”.

L’ipotesi di reato è contestata dal pm Pierpaolo Montinaro della procura di Brindisi, a conclusione delle indagini scaturite dalla denuncia di Luigi Botrugno, titolare di un’impresa con sede in provincia di Lecce.

Stando a quanto contestato dal pm, Amati «in più occasione riferiva che i prodotti fossero delle truffe, nonostante il 14 ottobre 2021, in sede di audizione nella IV commissione consiliare della Regione Puglia, il dirigente della sezione Osservatorio fitosanitario, Salvatore Infantino, avesse affermato che i prodotti avessero il pregio di fortificare le piante non ancora compromesse, rendendole più robuste». «Il mondo gira al rovescio», dice Amati in una nota.

«Questa è la storia di un soggetto che prova a truffare tante persone affermando surrettiziamente di poter curare la Xylella – compreso un ente pubblico come il Comune di Lecce – che si sente diffamato da chi svela quella truffa», sostiene. «Spero che l’ufficio del pubblico ministero con la richiesta d’archiviazione o il giudicante con sentenza, possano statuire al più presto quanto i creduloni abbiano contribuito a distruggere e diffamare la Puglia», prosegue. «Se ci sarà il processo, chiamerò tutti i maggiori scienziati nazionali e internazionali a testimoniare la verità di quanto ho affermato. È intollerabile vedere ancora in azione negazionismi di ogni genere, magari celati con giochi di parole, mentre scorre sotto la nostra vista un paesaggio diventato purtroppo lunare a causa di tanta cecità nei confronti della prova scientifica», conclude Amati.

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