Traffico di sostanze stupefacenti: a Nardò la base operativa del sodalizio

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La base operativa del sodalizio attivo del traffico droga, sarebbe stato «il comprensorio neretino, area geografica dove son considerati referenti della Sacra corona unita, con ruoli direttivi, Giuseppe Durante detto Pippi, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’assessore comune di Nardò (Lecce), Renata Fonte», uccisa a colpi di pistola il 31 marzo 1984 e riconosciuta vittima di mafia, e «Marcello Dell’Anna, la cui mafiosità è stata riconosciuta con sentenze passate in giudicato».

E’ quanto emerge dall’inchiesta sul traffico di droga coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, sfociata oggi nel blitz eseguiti dagli agenti della Mobile di Lecce e del commissariato di Nardò (Lecce).

Figura ritenuta centrale è quella di Roberto Longo, la cui affiliazione alla Sacra Corona Unita (Scu), l’associazione per delinquere di stampo mafioso operante nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto, è consacrata da sentenza. Nell’impostazione accusatoria è indicata come «uomo di fiducia di Giuseppe Durante» e avrebbe gestito assieme ad altri le attività illecite dell’organizzazione. 

Le sostanze stupefacenti avrebbero alimentato le piazze di spaccio del territorio neretino e delle sue marine, oltre che in diverse piazze dei comuni limitrofi in particolare nei periodi estivi. Sono contestate, inoltre, azioni punitive con aggressioni fisiche nei confronti di chi non osservava le regole dell’associazione o di chi, acquirente, pusher o spacciatore di sostanze stupefacenti, non pagava per tempo l’importo della droga. Sarebbe emersa, in alcune occasioni, la disponibilità di armi utilizzate per porre in essere l’attività intimidatoria e l’estorsione. Ricostruito, infine, un episodio di usura ai danni di un imprenditore neretino.

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