Dottoranda presenta la tesi di laurea in Matematica con una dimostrazione pratica di danza in volo

119 Visite

Discuterà la sua tesi dando dimostrazione di come la danza in volo e la matematica siano strettamente legate fra loro così come accade nella sua vita. Si tratta di Erica Occhionero, 25 anni di Lecce, che conseguirà mercoledì la laurea magistrale in Matematica all’Università del Salento presentando la tesi «Un’introduzione al gruppo delle trecce anulari» e accompagnandola da una breve dimostrazione pratica. A causa di una frattura alla caviglia subita a 16 anni per un incidente stradale, la 25enne è stata costretta a rinunciare alle scarpette ma, decisa a non smettere di danzare, ha cominciato a studiare la “danza in volo” utilizzando un’amaca di seta. Ha studiato parallelamente matematica, coniugando negli anni le due passioni.

«Nella matematica e nella danza in volo vedo profonda bellezza, eleganza e creatività – spiega – da qui l’idea di intrecciarle nella mia tesi: vorrei dimostrare che la matematica è ovunque, non è mai noiosa ma si evolve e penso che la danza in volo sia una forma bellissima per descriverla». La tesi analizza le «trecce anulari», sono delle trecce le cui stringhe hanno la particolarità di potersi attorcigliare anche attorno a un sostegno fisso, detto in gergo «palo».

La «teoria delle trecce anulari» si fonda sullo studio di un oggetto matematico, detto il gruppo delle trecce anulari, che descrive e sintetizza tutte le possibili composizioni di trecce anulari elementari.  L’individuazione di speciali insiemi, costituiti da numeri diversi di trecce elementari, che permettono di ottenere l’intero gruppo, è stato l’obiettivo principale della tesi di laurea magistrale in Matematica di Erica Occhionero, sotto la supervisione di Francesco Catino e Marzia Mazzotta. Ogni treccia anulare può essere rappresentata mediante un opportuno grafico piano, da cui si evincono le trecce elementari che compongono la treccia stessa. Tali grafici sono stati utilizzati dalla laureanda per tenere traccia dei movimenti da lei eseguiti nella creazione di diverse figure che costituiscono le varie coreografie della sua danza in volo.

«La percezione generale che si ha della matematica è spesso quella di una disciplina astratta o, ancora peggio, arida – sottolinea il professor Giovanni Calvaruso, presidente del corso di laurea in Matematica a UniSalento – Invece chi fa lo sforzo di acquisirne il linguaggio e i metodi si rende conto della sua universalità. Grazie alla sua formazione riesce a vedere la trama matematica presente anche in ambiti apparentemente lontanissimi, come quello di un’attività artistica. La matematica è ovunque, e le sue applicazioni si fanno di giorno in giorno più vaste e profonde».

Promo