Più energia pulita autoprodotta, più economia circolare e maggiore intensità di aiuto per le piccole e medie imprese. E’ il contenuto delle misure messe in campo dalla Regione Puglia per raggiungere l’obiettivo dell’autonomia energetica delle imprese. Così la Giunta regionale pugliese ha deciso di modificare gli aiuti per rispondere al fabbisogno delle aziende, messe in ginocchio dai costi sempre più insostenibili dell’energia. Si tratta di un pacchetto di nuove linee di indirizzo reso necessario dalla crisi energetica determinata dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina e dalla lunga congiuntura economica negativa, legata alla pandemia prima e alla guerra poi. Con il nuovo bando le imprese avranno la possibilità di presentare un programma di investimenti che dovra’ prevedere la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile.
Sarà possibile installare all’interno dell’azienda impianti eolici, solari, macchine frigorifere a fonte geotermica e impianti di produzione di energia termica o elettrica a biomasse. “Le modifiche agli avvisi approvate dalla giunta regionale – ha dichiarato a margine il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – sono strettamente legate alla situazione che stiamo vivendo. La Puglia produce da tutte le fonti di energia, rinnovabili e non, il 64,5% di energia in piu’ rispetto alla quantità richiesta dalle sue necessità, siamo i primi per energia eolica e fotovoltaica tant’è che il 34% della nostra energia proviene da fonti rinnovabili. Eppure nel contesto difficilissimo nel quale stiamo vivendo occorre un ulteriore passo avanti. E’ necessario che le imprese e in particolare quelle energivore, che sono in enormi difficoltà per l’aumento dei prezzi, diventino autosufficienti”.