“Una brutta pagina delle relazioni tra il sindacato e la Regione PUGLIA si è scritta ieri, 28 marzo, nel corso di un incontro informale tra il presidente della II Commissione Antonio Tutolo, alcuni consiglieri di maggioranza e le federazioni di categoria dei lavoratori in somministrazione Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp per approfondire la vicenda dei lavoratori interinali Arpal (agenzia per il lavoro) PUGLIA. Un incontro che purtroppo non ci consegna alcuna novità circa lo stato di incertezza in cui vivono questi lavoratori, ma che ci costringe a denunciare un atteggiamento a dir poco denigratorio nei confronti delle nostre organizzazioni, esercitato dal consigliere Mazzarano”. E’ quanto dichiarano Maria Giorgia Vulcano e Elena De Matteis, rispettivamente le segretarie del Nidil Cgil PUGLIA e della Felsa Cisl PUGLIA.
Le sindacaliste, che avevano iniziato il confronto ringraziando tutti i presenti per la disponibilità e l’impegno sulla vertenza, specificando però che le modalità con cui si stanno svolgendo le interlocuzioni stanno aumentando la complessità del confronto con Arpal, riferiscono di essere state “bruscamente interrotte ed insultate, anche con epiteti sessisti – sostengono – dal consigliere di maggioranza Mazzarano (Michele-Pd ndr). Lo stesso consigliere, infine, avrebbe ”intimato alla segretaria del Nidil Cgil di lasciare la sede della Regione”.
Le segretarie regionali del Nidil Cgil e della Felsa Cisl hanno con fermezza “risposto alle provocazioni a loro danno, non accettando che nessuna potesse essere cacciata dalla sede”, aggiungono loro stesse. “Vogliamo ribadire che invitare, per di più urlando, un sindacalista a lasciare gli uffici della Regione – proseguono le rappresentanti di Nidil e Felsa – è un comportamento che va doverosamente stigmatizzato. Forse al consigliere Mazzarano sfugge che quegli uffici non sono di sua esclusiva proprietà, ma che sono da ritenersi idealmente a disposizione di tutti i cittadini e lavoratori pugliesi”.
“Inoltre, gli insulti ad un dirigente sindacale, solo perché non si gradiscono le sue posizioni – concludono Vulcano e De Matteis – sono offese nei confronti delle migliaia di lavoratori e lavoratrici che aderiscono al sindacato per la rappresentanza delle proprie istanze. Ci auguriamo di ricevere le scuse dovute a noi ed alle nostre Organizzazioni, oltre che di non doverci più trovare in una simile situazione”.