Nella lotta all’insetto vettore della xylella per arrestarne l’avanzata è stato previsto un contributo per i costi sostenuti dagli agricoltori per le pratiche di prevenzione fitosanitaria obbligatorie. Lo rende noto Coldiretti Puglia commentando l’inserimento della misura nel piano d’azione della Regione Puglia contro la xylella.
«Agli agricoltori viene imposto un obbligo che è a tutti gli effetti un servizio pubblico di tutela e protezione del resto del territorio italiano ed europeo da un pericolosissimo agente. Gli imprenditori agricoli hanno bisogno di rimborsi per sostenere le pratiche di prevenzione fitosanitaria», dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia convinto che serva pressare «gli Enti pubblici affinché le pratiche fitosanitarie obbligatorie siano eseguite da tutti i proprietari o conduttori di terreni agricoli e dai proprietari o gestori (privati o pubblici, compresi i comuni) delle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, superfici demaniali».
Il riferimento è ai cosiddetti hobbisti che potrebbero seguire le stesse procedure «con l’ausilio di produttori agricoli professionali», suggerisce l’associazione evidenziando che «l’affidamento dei lavori agli imprenditori agricoli e dei servizi costituisce senz’altro un vantaggio per il Comune, considerando sia la possibilità di affidamenti diretti per superare i tempi lunghi e incerti degli appalti sia la maggiore flessibilità nell’espletamento dei servizi».
Coldiretti Puglia ritiene indispensabile che sulle pratiche degli innesti per salvare gli ulivi monumentali vadano sostenute le imprese agricole, accompagnandole con un sostegno economico per almeno 5 anni attraverso il potenziamento «del prossimo avviso pubblico sull’art. 8 del decreto interministeriale xylella e una eventuale misura compensativa del prossimo Psr (piano di sviluppo rurale, ndr)».