Il vescovo di Lecce, Michele Seccia, si è recato questa mattina a Strudà, frazione di Vernole, per pregare con i 44 profughi ucraini arrivati venerdì sera. Ad accompagnare l’arcivescovo c’era il direttore della Caritas Lecce, monsignor Donato Macculi. “Siamo tutti migranti, viaggiatori di speranza”, recitava la preghiera letta davanti ad alcune donne ucraine con i loro bambini raccolti in preghiera.
“Dobbiamo promuovere – ha aggiunto il vescovo – un mondo dove nessuno sia piu’ costretto a lasciare la propria casa dove tutti possano vivere in libertà, dignità e pace“. Nella struttura che ospita i migranti, Asl e Sanitaservice hanno allestito anche un ambulatorio sanitario attrezzato per processare i tamponi a cui i profughi vengono sottoposti nella profilassi anti Covid. Al momento i casi positivi sono due.