Che i mercati finanziari siano in abolizione è un dato certo a causa della guerra che incombe sull’Europa. E’ vero, ci sono altre dinamiche che riguardano le borse economiche e tecniche ma per lo meno c’è una ragione, più di una ragione.
Ma che il mercato (sciatteria) dei prezzi dei carburanti salga così vertiginosamente e tutt’altra cosa e a quanto pare non vi sarebbe una ragione inflazionistica alla base. Dunque perché i prezzi alle stelle?
Molte aziende sono allo stremo, molte famiglie non stanno pagando le bollette, i distributori di carburanti stanno già pensando di ridurre notevolmente il personale (la solita storia), siamo a due anni di ristrettezze a causa del Covid e nessuna iniziativa serie e poderosa è stata messa in campo dal Governo.
Il boom dei prezzi dei carburanti e comunque dei combustibili fossili che sta causando a sua volta fa schizzare l’inflazione, con l’esponenziale ed improvvisa crescita, è percepito dai più come una colossale speculazione di pochi a danno della moltitudine dei più e richiede un’immediata indagine dell’Autorità Giudiziaria per verificare se effettivamente dietro l’esplosione degli ultimi giorni dei costi di benzina, gasolio, gpl e metano, si stiano perpetrando gravi reati per il perseguimento di profitti ingiustificati e, quindi, criminali.
Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ospite di Progress a Sky Tg24, senza tanti girti di parola ha sostenuto: « Il mercato specula, ed è lo stesso motivo per cui ci troviamo la benzina a 2,20 e non so perché. Noi faremo la nostra parte, del nostro meglio. Ma qui siamo in presenza di una colossale truffa che è fatta a spese delle imprese e dei cittadini»
E se lo dice un ministro della Repubblica di quel calibro la cosa si fa seria. Evidentemente il Ministro ha informazioni negate ai più sennò perché esporsi in questa maniera? I carburanti e le accise sono state sempre oggetto di dure battaglie ma solo pochi oligarchi sono a conoscenza dei reali costi a monte della materia prima, difatti resta sempre un mistero allorquando il prezzo del petrolio scende ma automaticamente aumenta quello della benzina. A pensarci è urticante .
D’altro canto come è stato possibile un aumento sconsiderato dei prezzi degli oli minerali se la Russia non ha ancora chiuso i rubinetti, se l’Ucraina continua a fornire gas senza interruzione, se la produzione interna è costante? Un salto bel buio.
Il Ministro Cingolani rincara la dose: «assistiamo ad un mercato che in questi giorni è apparso “isterico” per l’impennata visibile e prima inconcepibile dei costi, evidentemente non giustificata, dunque a me pare una colossale truffa»
In merito a quanto è stato detto dal Ministro , Giovanna D’Agata presidente dell’associazioni consumatori “Sportello dei diritti”, ha presentato un esposto alla magistratura affinché faccia piena luce sull’andamento dei prezzi alla pompa del carburante e verifichi se gli aumenti siano giustificati ovvero siano una colossale truffa.
Intanto nei prossimi giorni si ferma la filiera degli autotrasportatori e dei pescatori d’altura.
Franco Marella