«Considerata la preoccupante e grave situazione attualmente in corso in Ucraina, e in previsione di conseguenti fenomeni migratori che interesseranno anche la Puglia», la Regione ha trasmesso alle Asl le linee di indirizzo per «le attività di sorveglianza, di prevenzione, di profilassi sanitaria e vaccinale e di gestione Covid-19 nonché in relazione a eventuali malattie infettive diverse da Covid-19». E’ quanto si legge in una circolare del dipartimento Salute inviata alle Asl.
Tra i compiti affidati alle aziende sanitarie, ad esempio, quello di eseguire i tamponi Covid ai rifugiati ucraini entro le 48 ore dal loro arrivo, se sprovvisti di certificato verde. A tutti dovrà essere misurata la temperatura corporea e, in caso di sintomi riconducibili al Covid, si dovrà provvedere all’isolamento e all’esecuzione del test. Le Asl dovranno anche proporre ed eventualmente somministrare il vaccino anti Covid.
“Sulla base dell’analisi del contesto epidemiologico attualmente presente in Ucraina – si legge – caratterizzato da recenti sviluppi di focolai epidemici di morbillo e poliomielite, nonché in considerazione delle scarse coperture vaccinali della popolazione generale ucraina, le Aziende sanitarie locali» dovranno anche garantire le altre vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite; morbillo, parotite, rosolia, varicella, epatite B.