La guerra è sporca, è morte, è distruzione, è omicidio, è tradimento, è economica, è geopolitica e, se si vuol usare un eufemismo è poltrone e guerra. Già perché ci sono coloro che combattono e coloro che studiano. Diceva Arthur Ponsonby: “Quando viene dichiarata una guerra, la prima vittima è la Verità”, ed è così!
Cosa c’è di vero nella notizia appena battuta in cui si parla dell’assassinio del deputato ucraino Denis Kireev rimasto ucciso da un colpo sparato dai funzionari dei Servizi di Sicurezza ucraini (SBU) mentre veniva arrestato. Recentemente era stato accusato di alto tradimento?
Oleksandr Dubinsky, voce autorevole e deputato della Verkhovna Rada – ha affermato sul suo canale Telegram che Kireev era un uomo del Klyuev Organized Crime Group, un gruppo criminale fortemente radicato all’interno del governo russo, che gode della piena cooperazione e protezione di alti funzionari di governo e delle forze dell’ordine.
Ma cosa ci faceva seduto al tavole delle trattative con la compagine russa per tentare il “cessate il fuoco”? La guerra dimenticavo è anche politica e con i servizi segreti deviati sono tutt’uno.
Certo è emblematico il caso dell’ucraino Denis Kireev seduto al tavolo delle trattative sulla guerra nella sua doppiogiochista. Come hanno fatto gli ucraini a scoprire le trame oscure? Ma poi è tutto vero?
La storia ci insegna che a molti anni di distanza la verità e tutt’altra e mai completa, quando si tratta della guerra.
Franco Marella