Mafia: Riesame conferma domiciliari per ex assessore Cultura di Neviano

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 Il tribunale del Riesame ha respinto l’istanza di revoca della misura cautelare presentata dal difensore dell’ex assessore alla Cultura, alla Scuola e al Contenzioso del comune di Neviano, Antonio Megha, 62 anni, ai domiciliari dallo scorso 7 febbraio con l’accusa di scambio politico mafioso, nell’inchiesta della Dda di Lecce che ruota attorno al gruppo Coluccia ritenuto di stampo mafioso. Lo conferma a LaPresse l’avvocato Giuseppe Corleto, del foro di Lecce.

Megha, quindi, resta ai domiciliari. Le motivazioni del tribunale saranno depositate fra 45 giorni.Megha, avvocato di professione, ha rassegnato le deleghe assessorili il giorno dopo l’arresto e si è dimesso anche da consigliere comunale, essendo stato eletto in una lista civica alle amministrative di settembre 2020. In occasione dell’interrogatorio di garanzia ha respinto le accuse.

Stando a quanto contestato nel provvedimento firmato dal gip del tribunale di Lecce, avrebbe accettato da Michele Coluccia, 63 anni, di Noha di Galatina, ritenuto a capo dell’omonimo clan di stampo mafioso, 50 voti, in cambio dei quali avrebbe promesso 3mila euro in 3 tranche, versandone una di mille, e di procacciare un posto di lavoro a un figlio di Coluccia nell’impresa per la raccolta rifiuti. Megha, sempre secondo l’accusa, avrebbe anche promesso di mettere a disposizione del clan l’apparato politico-amministrativo di Neviano e di rappresentarne gli interessi nel territorio calabrese.

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