Covid. Lecce, la denuncia dei sindacati: “150 lavoratori del cinema a rischio”

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“Il nostro territorio conta oltre ai multisala anche i più piccoli cinema-teatri che creano una occupazione di oltre 150 persone e fanno grandi sacrifici per rimanere aperti” ma “le scelte del governo a supporto del settore sono insufficienti e in assenza di norme che stabiliscano un tempo adeguato di rotazione nei cinema delle pellicole questo comparto difficilmente potrà reggere”.

È quanto denunciato dalle segreterie di Slc-Cgil, Fistel- Cisl e Uilcom-Uil di Lecce chiedendo interventi decisi in favore del settore perché “le misure per fronteggiare la crisi pandemica hanno minato profondamente la sopravvivenza delle aziende del comparto, considerato erroneamente non essenziale e poco sicuro, comportando per i lavoratori una riduzione del salario e spingendoli a farsi carico della gestione dello stress che la paura del contagio e le confuse informazioni hanno generato nelle persone”.

I sindacati ricordano che “i cinema sono luoghi sicuri” e invitano “i cittadini a tornare a frequentarli”. “Chiediamo – concludono – al governo regionale e nazionale di rafforzare le misure a sostegno del settore e farsi garanti di un’inversione di tendenza, riscrivendo misure che agiscano presso le produzioni e i distributori a garanzia della produzione culturale in un’ottica di miglioramento della condizione sociale delle comunità”.

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