Energia: Capone (Ugl), luci spente nelle città italiane, è protesta nazionale

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“Il caro bollette rappresenta una minaccia non solo per famiglie e imprese, ma anche per piccoli e grandi comuni, costretti a spegnere le luci in diverse aree della città per protesta. Lo ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito alla protesta dell’Anci contro il caro bollette, a cui hanno aderito diversi comuni italiani.

“Tale iniziativa, in segno di solidarietà e adesione alla proposta dell’Anci, coinvolge tutta Italia: Milano, Torino, Firenze, Roma, Palermo, e ancora comuni della Lombardia, Puglia, Piemonte, Liguria, Veneto, Lazio e Calabria. Secondo i calcoli, i comuni denunciano un surplus di spesa di 550 milioni di euro, non riuscendo di conseguenza a garantire i servizi ai propri cittadini”, spiega.

“E’ allarmante la crescita dell’inflazione del 4,8 per cento registrata nel mese di gennaio, raggiungendo il livello massimo dal 1996. Ci troviamo di fronte a una protesta nazionale che sosteniamo, volta a sensibilizzare il Governo al fine di attuare misure urgenti e adeguate contro i costi legati ai rincari di luce e gas. In tal senso, come sindacato Ugl, auspichiamo un provvedimento decisivo e ribadiamo la necessità di uno scostamento di bilancio a supporto di un piano energetico a medio e lungo termine, che prenda in considerazione fonti alternative come gas naturale e il nucleare di ultima generazione. E’ fondamentale tutelare non sono il sistema industriale, garantendo l’indipendenza energetica nazionale, ma anche i cittadini e i comuni del nostro Paese”, conclude.

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