Peste suina, Prandini: “Irresponsabile non ascoltate nostri allarmi sui cinghiali”

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Siamo costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché per irresponsabilità è mancata l’azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne da nord a sud dell’Italia dove si contano ormai piu’ di 2,3 milioni di esemplari”. E’ quanto afferma all’Adnkronos il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo i casi accertati di peste suina africana, tra Piemonte e Liguria, sulla scorta di quanto è successo in Germania e nell’Est Europa.

Abbiamo più volte evidenziato – sostiene ancora Prandini – il rischio della diffusione della Peste Suina Africana (Psa) attraverso i cinghiali e la necessità della loro riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette”.

Sempre per Prandini, “insieme alle necessarie tempestive misure di prevenzione e sorveglianza, occorre vigilare contro le speculazioni di mercato a tutela degli allevatori e del sistema economico ed occupazionale. Bisogna evitare strumentalizzazioni commerciali con impatti economici sulle aziende di fronte ad una situazione sanitaria che – evidenzia ancora  al momento appare sotto controllo. Si ravvisa infine la necessità di avviare iniziative comuni a livello europeo perché è dalla fragilità dei confini naturali del paese che dipende l’elevato rischio di un afflusso non controllato di esemplari portatori di peste”.

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