Hanno deciso di scendere in piazza e manifestare il disappunto per “la mancanza di investimenti adeguati in favore del personale scolastico con il conseguente aumento del differenziale salariale rispetto alla media degli stipendi europei e degli altri comparti della stessa pubblica amministrazione, un gap di oltre 300 euro”. Sono i sindacati del comparto, Flc Cgil, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda, che dalle tre e mezza del pomeriggio di domani saranno davanti all’ufficio scolastico regionale della Puglia a BARI. “Il disegno di legge di bilancio prevede dal primo gennaio ulteriori tagli di organico perché rischiano di non essere prorogati, solo in Puglia, 2.500 contratti di personale Ata – lamentano i sindacati – è improcrastinabile una revisione e valorizzazione dei profili professionali ed è l’ora di un’inversione di tendenza che ponga la centralità della questione salariale nel sistema scolastico statale e pubblico, la stabilizzazione dei precari e l’incremento degli organici, l’estensione della carta docenti al personale educativo, Ata e precario, la cancellazione degli assurdi vincoli quinquennali alla base della mobilità docenti e direttore dei servizi generali e amministrativi, la progressione professionale Aat e la stabilizzazione dei direttori facenti funzione”. Se le nostre richieste – annunciano – non saranno accolte dal governo ci sarà uno sciopero del comparto”.